Il Sesto Senso

Un bellissimo libro di Massimo Polidoro (cofondatore e segretario nazionale del CICAP) che indaga, criticamente, il mistero della mente. Il sottotitolo del volume, d’altra parte, parla chiaro: “Indagine sui poteri misteriosi della mente e sulla psicologia dell’insolito”, un volume ricco di episodi più o meno recenti, raccolti dalla diretta esperienza dei testimoni (siano essi persone comuni o illustri personaggi storici) e analizzati criticamente, alla luce delle possibili spiegazioni razionali, prescindendo dalle quali gli stessi sconfinerebbero, senza dubbio, nelle credenze e nelle superstizioni.
In questo saggio Polidoro passa in rassegna sogni premonitori, presagi, déjà vu, visioni, esperienze telepatiche e di premorte applicando spiegazioni razionali e prive di preconcetti che, qualche volta, risultano ancora più strabilianti di quelle misteriche.
Dalla bella prefazione di Tullio Regge è possibile, poi, comprendere la ragione di questo volume: nel periodo forse più disincantato e privo di dogmi (almeno in occidente) si assiste, parallelamente, al proliferare delle più strabilianti credenze e superstizioni. Ecco perché oggi più che mai, è necessario riflettere lucidamente, non solo sulle motivazioni di questo proliferare ma anche sulla tendenza, purtroppo sempre più diffusa, alla truffa e alla ciarlataneria, perpetrata da individui senza scrupoli che abusano della credulità popolare e sul “bisogno di mistero” per arricchirsi e sfruttare il prossimo.
Potremmo sintetizzare il concetto in una frase: Da quando Dio è morto, la gente non ha smesso di credere a qualcosa, crede a tutto.
A torto si ritiene che vittime di questi individui siano folle ignoranti e impreparate. Purtroppo la storia ci insegna invece che furono vittime di maghi e ciarlatani anche personaggi illustri come Cesare Lombroso (lo psichiatra fondatore dell’antropologia criminale), il chimico Sir William Crookes ma anche Sir Arthur Conan Doyle (l’inventore dell’iper-razionale investigatore Sherlock Holmes) che pare abbia rotto la propria amicizia con Houdini proprio per ragioni legate a divergenze di opinioni sulla parapsicologia. D’altra parte indagini condotte presso l’Università di Psicologia a Padova ci dicono che presso gli studenti del primo anno, ben il 55% dichiara di credere nella telepatia e solo il 10% si ritiene scettico.
Insomma un libro che va letto non solo dagli scettici ma anche e soprattutto dai credenti, alla ricerca di una verità oggettiva o di un diverso punto di vista sull’argomento.
Infine il piacere tutto personale, di avere avuto, proprio su questo libro, la dedica di Massimo Polidoro che ho potuto conoscere personalmente.
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